lunedì 5 gennaio 2015

Chi ben comincia #1_2015

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Rubrica a cadenza settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri.
Regole:
Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria.
Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe).
Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato.
Aspettate i commenti.

WOW...le feste sono praticamente finite...di già :(
Un solo giorno ci separe dall'inizio del solito tran tran...e chi ne ha voglia? Purtroppo non si può fare altrimenti, le responsabilità, il lavoro, i problemi, la vita quotidiana...ci aspettano al varco, come sempre...
Ma non pensiamoci! Ed allora eccomi qui con il primo incipit dell'anno...voglio cominciare con un libro che è già un bel po' che voglio leggere, ma ogni volta per un motivo o per l'altro ho rimandato, ma adesso è arrivato il suo momento, oggi si comincia, anche perchè mi torna utile alla partecipazione della Amazing Authors Reading Challenge organizzata da Denise del blog Reading is Believing!
Il libro in questione è Il richiamo del cuculo di Robert Galbraith (pseudonimo di J.K. Rowling):
PROLOGO
Il brusio si levava dalla strada come un ronzio di mosche. I fotografi erano ammassati contro le transenne presidiate dalla polizia, i lunghi zoom delle macchine fotografiche puntati, i respiri che si condensavano come vapore. La neve cadeva senza tregua su spalle e cappelli; dita guantate dovevano continuamente pulire le lenti. Ogni tanto partivano raffiche improvvise di clic, quando i paparazzi, per ingannare l'attesa, fotografavano la tenda di tela bianca nel mezzo della strada, davanti all'ingresso dell'alto palazzo di mattoni rossi e al balcone dell'ultimo piano da cui era caduto il corpo.
Dietro alla folla dei paparazzi ammassati c'erano furgoni bianchi con enormi parabole satellitari sul tetto e giornalisti che parlavano nei microfoni, alcuni in lingue straniere, mentre i tecnici del suono li ascoltavano nelle cuffie. Tra una registrazione e l'altra, i giornalisti battevano i piedi e si scaldavano le mani con i bicchieri di plastica del caffè che arrivavano dal bar affollato, qualche strada più in là.

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