giovedì 9 febbraio 2017

Recensione "Quando sarai più grande capirai" Virginie Grimaldi


Quando sarai più grande capirai

Virginie Grimaldi

Editore Mondadori  Pagine 297
È un sabato come tanti per Julia: sushi a domicilio, una puntata del Trono di spade con la testa appoggiata sulla pancia di Marc – se fosse stata un gatto avrebbe pure fatto le fusa... Ma quel giorno riceve la telefonata che la informa della morte del padre, e Julia si trova ad affrontare la caducità della vita. La paura e lo sconforto la assalgono, e quando poco dopo scompare anche la sua amatissima nonna, Julia si sente completamente paralizzata. Purtroppo persino Marc si rivela un punto di riferimento non affidabile...
Julia decide così di dare un taglio netto a tutto: lascia Parigi e si prende una sorta di anno sabbatico trasferendosi nel residence per anziani di Biarritz, la sua città di origine, per lavorare come psicologa.
Nonostante grandi incertezze circondino la sua scelta piuttosto singolare e benché si renda conto che "è più facile fare amicizia con un unicorno che farsi piacere un ospizio", Julia non perde l'ironia che l'ha sempre caratterizzata. Dopo poco tempo, infatti, si ritrova perfettamente integrata in quella che si rivela essere una bizzarra comunità, un'oasi felice, un istituto "illuminato" che organizza per i suoi ospiti moltissime attività ricreative (tra cui un'ora quotidiana di telenovela, gite al mare, scambi generazionali attraverso l'incontro con bambini e adolescenti).
Julia si accorge che i residenti hanno tante cose da insegnarle, forse molte di più di quelle che lei può dare a loro. È difficile immaginare che si possa superare la paura della morte in una clinica per anziani, eppure, dalle persone che la circondano, Julia sta imparando la resilienza: tutte hanno sofferto, tutte si sono rialzate senza perdere il sorriso. Nonni burloni ed energici e colleghe fantasiose dal cuore spezzato le insegnano che la felicità è nel presente, nelle piccole cose che si raccolgono lungo il percorso accidentato dell'esistenza, dove anche l'amore può inaspettatamente fare capolino da dietro l'angolo...
Ho iniziato questo libro senza aspettarmi nulla, lo ho ricevuto in omaggio , in versione e-book, dalla CE ed ispirata dalla trama e dalla cover non ho atteso molto ad iniziarlo... ne sono decisamente felice, mi ha conquistata, una piccola perla davvero.
È un libro che ti conquista dall'inizio alla fine, una storia dolce, ironica e dolorosa, che fa ridere e fa riflettere...stupenda in ogni sua sfumatura.
Le vicende narrate sono quelle della vita di Julia. Julia che improvvisamente si sente mancare la terra sotto i piedi, improvvisamente, con la perdita di alcuni dei suoi affetti più cari perde le sue certezze ed il sorriso. La sua vita stravolta dalla perdita improvvisa del padre e dall'ictus che colpisce l'amata nonna. Ma non finisce qui, come se non bastasse Marc, il fidanzato, sembra incapace di supportarla e darle conforto, così Julia decide di mollare tutto e di rifugiarsi dall'amica di una vita, Marion, per cercare di non essere sopraffatta, ma in realtà non riesce a trovare pace, anzi, la sua vita prende una brutta piega, tra alcol e uomini sconosciuti...
Fino al giorno in cui decide finalmente di fare qualcosa, di reagire, ed è in questo momento che, accettando l'offerta di lavoro come psicologa presso la casa di riposo de Le Tamerici, entra in gioco la banda degli adorabili vecchietti che vivono presso la casa di riposo.
Impossibile non adorarli tutti, dalla Banda delle Abelarde a l'antipatico Lèon (si, alla fine ho adorato anche lui!).
«È quello che pensano tutti. Ma la verità è che restiamo bambini per tutta la vita. Indossiamo costumi diversi per nasconderlo ed uniformarsi agli altri: quello dell'adolescente, quello dell'adulto, quello del genitore e poi, un bel giorno, quando siamo troppo vecchi per fingere, ci togliamo il travestimento e ci mostriamo per quelli che siamo sempre stati, dei bambini»
Lo stile dell'autrice e scorrevole, ironico e poetico alo stesso tempo, i personaggi descritti sono uno meglio dell'altro, Julia è una donna come tante, piena di difetti, di insicurezze, ma anche dotata di uno splendido senso dell'umorismo e di una grande sensibilità... sensibilità che la porta a chiudersi in se stessa e nel suo dolore, ma che allo stesso tempo la aiuta ad entrare in sintonia con gli adorabili vecchietti. 
Vecchietti che, nonostante lei sia lì per aiutare (e lo farà), saranno quelli che la aiuteranno ad uscire dal periodo più difficile che abbia vissuto. E non ci sono solo loro... fanno da splendido corollario alla storia anche i colleghi che incontrerà a Le Tamerici, Marine e Greg, la direttrice e poi ancora Raphael...
È un libro che consiglio assolutamente a tutti, vi farà ridere, vi farà piangere, vi farà pensare alle persone amete che avete perso, vi farà riflettere

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