lunedì 8 gennaio 2018

Recensione: "Sleeping beauties" Stephen & Owen King



Buongiorno readers,
prima recensione dell'anno....anno che si apre con il RE.
Dooling è una piccola città fortunata del West Virginia, con una splendida vista sui monti Appalachi e lavoro per tutti. E a Dooling, infatti, che qualche anno fa è stato costruito un carcere all'avanguardia destinato solo alle donne, che siano prostitute o spacciatrici, ladre o assassine, o ancora tutte queste cose insieme. Ed è una di loro, in una notte agitata, ad annunciare l'arrivo della Regina Nera. Per il dottor Norcross, lo psichiatra della prigione, è routine, un sedativo dovrebbe sistemare tutto. Per sua moglie Lila, lo sceriffo di Dooling, poteva essere un presagio. Perché poche ore dopo, da una collina lì vicina, arriva una chiamata al 911, ed è una ragazza sconvolta a urlare nel telefono che una donna mai vista ha ammazzato i suoi due amici, con una forza sovrumana. Il suo nome è Evie Black. Intorno a lei svolazzano strane falene marroni e sembra venire da un altro mondo. Lo stesso, forse, dove le donne a poco a poco finiscono, addormentate da un'inquietante malattia del sonno che le sottrae agli uomini. Un sonno dal quale è meglio non svegliarle.
Che dire di questo romanzo?
Sono sincera, normalmente i libri di King li divoro tutti d'un fiato, con rare, rarissime eccezioni. Questa è una di quelle eccezioni, in particolare con questo romanzo ho avuto un po' di difficoltà alla partenza. Difficoltà  perché il libro è organizzato in capitoli brevi che raccontano di volta in volta le diverse situazioni in cui si trovano i vari personaggi che costellano il libro.
E vi assicuro che non sono per niente pochi (lo dimostra il fatto che ad inizio libro c'è una legenda che descrive brevemente chi e quali rapporti ci sono tra i vari personaggi).
È  un libro che definirei corale. E, personalmente, ho fatto fatica ad entrare in sintonia con la storia, gli eventi narrati e soprattutto con i protagonisti. Inizialmente si viene catapultati nelle vite di troppe persone e di nessuna in modo approfondito...ci vuole tempo ed un po' di incontri per cominciare a conoscerli veramente.
È  qui che ho incontrato qualche intoppo, nelle prime 100 pagine circa, non riuscivo ad appassionarmi...
Ma le cose sono decisamente cambiate con il proseguire della storia. Ad un certo punto ho cominciato a conoscere i protagonisti, ad appassionarmi alle vicende delle carcerate, dello psichiatra del carcere, di sua moglie (lo sceriffo di Dooling) e di suo figlio, ma anche dei personaggi più  difficili, come il "quasi violento" Frank ed il pessimo Don (c'è  sempre un personaggio odioso).
Ho sperato che le protagoniste femminile non si addormentassero e ho cominciato a divorare pagine su pagine, finalmente!
Ho apprezzato i riferimenti alla fiaba della Bella Addormentata, Aurora, nome che nel libro è stato dato alla sindrome che colpisce le donne facendole cadere addormentate ed avvolte da un bozzolo, proprio come la crisalide di una farfalla o, nella fattispecie, di una falena.
Non ho apprezzato particolarmente le parti relative agli animali, un po' troppo inverosimili, per non parlare della faccenda dell'Albero, la Tigre bianca, il Serpente rosso e il Pavone!!! (Chi leggerà capirà)...

Purtroppo mi sono poi nuovamente arenata a 200 pagine circa dalla fine, ma ho tenuto duro...non posso dire che il libro non mi sia piaciuto, gli spunti ed i personaggi sono davvero interessanti ed hanno un gran potenziale.
Però in alcune parti ho trovato una prosa troppo prolissa, non tipica di King...e mi sono spesso chiesta, con il procedere con la lettura, se le sensazioni di noia avute leggendo fossero magari dovute alla scrittura del figlio. Non mi è dato saperlo, perché personalmente non sono riuscita a distinguere differenze evidenti tra i capitoli, come se il libro fosse stato scritto da una sola persona. Non so se questo sia stato un  mio limite o se sia stato fatto volutamente. Fatto sta che non ho trovato la vera e propria impronta del Re.
Non consiglierei più di tanto questo libro a chi volesse leggere una storia di Stephen King, soprattutto a chi dovesse avvicinarsi a questo autore per la prima volta, non è esattamente uno dei suoi scritti migliori, non rispecchia il suo modo di incantare il "fedele lettore".
Avevo aspettative diverse, non è un libro da stroncare, però devo ammettere che è stato una piccola delusione.

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