Un'altra settimana ha inizio...l'ultima prima di Natale...AIUTOOOOOO devo fare ancora un sacco di regali, ma per fortuna le librerie sono ben fornite ;)
Il lavoro mi sta succhiando l'anima, quest'anno non sono riuscita a fare niente di niente per me stessa, non vedo l'ora che questa settimana finisca e poter finalmente passare qualche giorno a casa tranquilla...mmmmh tranquilla per così dire, tra parenti/pranzi/cenoni/regali/amici...
Ma veniamo a noi, quale miglior modo per iniziare la settimana e sperare che scorra veloce e senza scossoni!
L'incipit che ho scelto per questa settimana è tratto dal libro "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano...
Alice Della Rocca odiava la scuola di sci. Odiava la sveglia alle sette e mezzo del mattino anche nelle vacanze di Natale e suo padre che a colazione la fissava e sotto il tavolo faceva ballare la gamba nervosamente, come a dire su, sbrigati. Odiava la calzamaglia di lana che la pungeva sulle cosce, le moffole che non le lasciavano muovere le dita, il casco che le schiacciava le guance e puntava con il ferro sulla mandibola e poi quegli scarponi, sempre troppo stretti, che la facevano camminare come un gorilla.
"Allora, lo bevi o no questo latte?" la incalzò di nuovo suo padre.
Alice ingurgitò tre dita di latte bollente, che le bruciò prima la lingua, poi l'esofago e lo stomaco.
"Bene. E oggi fai vedere chi sei" le disse.
E chi sono?, pensò lei.
Poi la spinse fuori, mummificata nella tuta da sci verde, costellata di gagliardetti e delle scritte fluorescenti degli sponsor. A quell'ora faceva meno dieci gradi e il sole era solo un disco un po' più grigio della nebbia che avvolgeva tutto. Alice sentiva il latte turbinare nello stomaco, mentre sprofondava nella neve con gli sci in spalla, che gli sci bisogna portarseli da soli, finché non diventi talmente bravo che qualcuno li porta per te.
che carino! è un libro che mi piacerebbe leggere prima o poi
RispondiEliminaIn realtà nemmeno io l'ho ancora letto...è lì che mi aspetta da un po' sulla libreria...
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