HELLO READERS!!!
Sono di nuovo in ritardo :( scusate... ma alla fine eccomi qui, per parlarvi della seconda lettura che abbiamo fatto insieme per la Lega dei Lettori!
Questa volta solo 9 di voi mi hanno confermato la loro partecipazione e mi sono arrivate 7 recensioni.
...siete state tutte e 7 bravissime, recensioni arrivate tutte entro il 21 giugno, grazie...e questa volta siete state molto più stringate, quindi dovrebbe essere un post più leggero e snello da leggere!
Anche questa volta ci sono pareri che vanno dalle 2 stelline fino alle 5... ma direi che per la maggior parte le opinioni sono tutte molto buone ed abbastanza allineate, il libro è piaciuto a tutte...c'è una sola voce fuori dal coro quella di Ylenia :)
Nel mese di Maggio abbiamo letto ACQUANERA di Valentina D'Urbano:
Ylenia Mora
Acquanera, la storia di
tre donne, tre generazioni, costrette dalla vita o per scelta a restare sole,
ad affrontare la vita. Una vita già di per se non semplice, complicata dalle
capacità che ognuna ha, legata alla morte. Sullo sfondo un lago dalle acque
nere, imperdonabili, che solo a vederlo lascia un senso d'inquietudine ed un piccolo
paesino abbarbicato sulle montagne che si affacciano a precipizio sul vuoto,
sul nero. Penso che la scrittrice sia stata brava a descrivere i luoghi, le
persone, con i loro pregiudizi, le loro difficoltà; ancora di più nel
concentrarsi sui sentimenti delle protagoniste. Il loro sentirsi inadeguate,
emarginate. Le persone che le circondano hanno bisogno di loro, si affidano a
loro per gli stessi motivi per cui le evitano in pubblico. Una situazione che
le tre donne, fragili e forti allo stesso tempo, trovano, crescendo, il modo di
superare, anche se non di accettare. Ho letto questo libro due volte e so che
probabilmente andrò contro corrente ma, nonostante le descrizioni accurate non
mi è piaciuto. Il ritmo del racconto non era particolarmente incalzante e i
sentimenti delle protagoniste, per quanto come già detto ben descritti, non li
ho trovati coinvolgenti. Questa lettura mi ha lasciata insoddisfatta.
Sono di nuovo in ritardo :( scusate... ma alla fine eccomi qui, per parlarvi della seconda lettura che abbiamo fatto insieme per la Lega dei Lettori!
Questa volta solo 9 di voi mi hanno confermato la loro partecipazione e mi sono arrivate 7 recensioni.
...siete state tutte e 7 bravissime, recensioni arrivate tutte entro il 21 giugno, grazie...e questa volta siete state molto più stringate, quindi dovrebbe essere un post più leggero e snello da leggere!
Anche questa volta ci sono pareri che vanno dalle 2 stelline fino alle 5... ma direi che per la maggior parte le opinioni sono tutte molto buone ed abbastanza allineate, il libro è piaciuto a tutte...c'è una sola voce fuori dal coro quella di Ylenia :)
Nel mese di Maggio abbiamo letto ACQUANERA di Valentina D'Urbano:
È un mattino di pioggia gelida, che cade di traverso e taglia la faccia, quello in cui Fortuna torna a casa. Sono passati dieci anni dall'ultima volta, ma Roccachiara è rimasto uguale a un tempo: un paesino abbarbicato alle montagne e a precipizio su un lago, le cui acque sembrano inghiottire la luce del sole. Fortuna pensava di essere riuscita a scappare, di aver finalmente lasciato il passato alle spalle, spezzato i legami con ciò che resta della sua famiglia per rinascere a nuova vita, lontano. Ma nessun segreto può resistere all'erosione dell'acqua nera del lago. A richiamarla a Roccachiara è un ritrovamento, nel profondo del bosco, che potrebbe spiegare l'improvvisa scomparsa della sua migliore amica, Luce. O forse, a costringerla a quel ritorno è la forza invisibile che ha sempre unito la sua famiglia: tre generazioni di donne tenaci e coraggiose, ognuna a suo modo. E forse, questa volta, è giunta l'ora che Fortuna dipani i segreti nascosti nella storia della sua famiglia. Forse è ora che capisca qual è la natura di quella forza invisibile, per riuscire a darle un nome. Sperando che si chiami amore.
I NOSTRI PENSIERI
Ylenia Mora
★ ★
Glimmer - Message in a bottle
★ ★ ★ ½
Acquanera è un romanzo ben scritto, con una storia
profonda e lunga tre generazioni. Protagonista indiscussa è l'ambientazione: il
lago e il paesino di Roccachiara con i boschi che vi si snodano intorno. Qui si
muovono tre donne in tre tempi diversi con le loro vite di solitudine e
rinunce. Il romanzo mi ha coinvolto ed interessato ma ho trovato il finale poco
approfondito, così come alcune altre cose che avrei voluto scoprire più da
vicino. Inoltre la storia mi ha portato un po di tristezza.
Tania - Il suono dei libri
★ ★ ★ ★
Ciao a tutti!!! Inizio subito con il dire che non mi capita spesso di leggere libri di autori italiani, avevo votato e sperato che uscisse questo proprio per provare e devo dire che sono rimasta abbastanza soddisfatta. Solitamente leggo libri che mi consigliano e visto che questo non l’avevo mai sentito nominare sono partita prevenuta, invece mi è piaciuto oltre ogni aspettativa e mi ha fatto veramente emozionare. Il libro è travolgente, non puoi fare a meno di affezionarti ai personaggi, di commuoverti, di soffrire e di gioire insieme a loro. La storia l’ho trovata molto appassionante e particolare, è la storia di tre donne, madre, figlia e nonna ognuna con un dono diverso legati alla magia del lago su cui si affaccia Roccachiara, il paese dove vivono, non sono però doni qualunque, infatti tutte hanno la capacità, in modo differente, di interagire con i morti; la conoscenza dei loro doni ed il modo di ciascuna di loro di gestirlo è il fulcro del romanzo. Le loro speciali capacità però non sono ben viste, soprattutto in un paesino arroccato sulle montagne di mille abitanti, per cui per tutte e tre si tramuta in maledizione: devono sfidare pregiudizi ed emarginazioni ed è impossibile non commuoversi davanti ad una bambina che deve far fronte a prepotenze ed agli sguardi di odio dei compaesani, ci sono alcune scene che mi hanno veramente spezzato il cuore. Per tutto il romanzo si respira un’aria malinconica, arricchita con descrizioni minuziose ma mai pesanti, il libro si legge veramente in poco tempo. A condire il tutto c’è il mistero del ritrovamento di un cadavere ormai solo ossa che spinge la più piccola delle tre donne, Fortuna a tornare a Roccachiara per svelare cosa c’è dietro. Unica pecca di questo libro il finale un po' sbrigativo, il mistero con cui inizia il racconto viene risolto e raccontato in pochissime pagine e lascia un po' di amaro in bocca, mi sarebbe piaciuto conoscere ulteriori dettagli. La valutazione è molto positiva e spero sia piaciuto anche a voi…
Rosaria Sgarlata
★ ★ ★ ★
Ho trovato il romanzo intenso, scorrevole e avvincente. Il personaggio che ho amato di più è stato Onda. Nonostante appaia come una persona superficiale, che non si affeziona e che preferisca i morti ai vivi Onda è una donna fragile. Quello che sarebbe dovuto essere un dono per lei diventa una maledizione, si fa risucchiare nella vita dei morti non riuscendo più ad uscirne per apprezzare i vivi. Nemmeno quando Fortuna le offre la possibilità di vivere una vita senza morti, Onda la respinge. Esattamente come il suo nome le impone di fare. E' scostante, è innamorata ma non vuole vivere con il suo amato, vuole vivere ma preferisce avere a che fare con i morti che però non le danno tregua. Questi morti che lei vorrebbe aiutare ma che invece la buttano sempre più giù, la deprimono, la mangiano dall'interno. Se in un primo momento voleva sfruttare il suo dono per aiutare le persone (vive), dopo il ritrovamento di quella bambina congelata si ritrova a dover fare i conti con il suo dono. Non è un dono che puoi gestire, non si possono svegliare i morti e fare finta di niente, non si possono aprire portali verso un mondo sconosciuto e non rimanerne turbati.
Federica Di Stefano - Chocolate and books
★ ★ ★ ★ ½
"Mi
aspettavo una storia del tutto diversa da quella che mi sono ritrovata a
leggere, ma che mi ha piacevolmente sorpresa, anzi ammaliata e conquistata. Lo
stile dell'autrice è affascinante, ha saputo creare dei personaggi che riescono
a insinuarsi dentro, con cui facilmente si entra in empatia, anche con i più
crudeli, i più freddi, perché la loro personalità, la loro umanità sono descritte in maniera impeccabile. La D'Urbano, è riuscita a farmi penetrare fin dentro i
meandri più oscuri della psiche dei protagonisti, cogliendo le sfumature delle
loro azioni e delle loro decisioni, altrimenti impossibili da accettare. Non sono stati solo i personaggi ad entrarmi
dentro, ma sono stata io stessa, ad entrare dentro la storia, sentirla nel
vivo, ad avvertire dentro di me il gelo del lago che circonda Roccachiara. Questo lago
ingombrante, che miete vittime senza scrupoli e che, per le nostre
protagoniste, rappresenta la vita e la morte, propria e degli altri. Ma quella
che mi sono trovata a leggere, è anche una storia di abbandoni, di amori non
corrisposti, dell'incapacità di una madre di amare la propria figlia, perché
diversa da sè. Una storia di emarginazione, di povertà, ma anche di amicizia e
profondo amore che può unire due reietti, due soggetti volutamente esclusi
dalla società, due personaggi totalmente opposti, ma con un unico sentimento
che li unisce: il bisogno di essere amati e accettati.
Una storia dalle mille
sfumature, con una trama coinvolgente e a tratti cruda, tagliente, ma capace di
farvi sperare anche quando la speranza muore. Anche quando tutto appare
perduto. Un libro appassionante, con un finale che mi ha totalmente spiazzata,
donando alla storia quel colpo di scena che svela il mistero intorno cui ruota
l'intera vicenda.
Giulia Capacchietti
★ ★ ★ ★ ½
Romanzo
bellissimo. E' la storia di tre donne, nonna, mamma e figlia, ognuna diversa ma
ognuna uguale all'altra, additate come streghe e emarginate dalla società. Tre
persone, tre epoche diverse, ma lo stesso destino. La nonna, Elsa, con il suo
dono viene vista con diffidenza e lasciata ai margini di una società crudele,
un borgo piccolo e superstizioso. Lei stessa vede il suo dono come una
maledizione, e quando anche la figlia manifesta di possedere un dono ancora più
potente Elsa si dispera. Ma Onda, questo è il nome bellissimo che Elsa da alla
figlia, si ritaglia un angolino ai margini della società, rifiutando lei per
prima il contatto con i paesani e vivendo completamente isolata ai bordi del
lago che tante vite ha strappato.
Infine la nipote, Fortuna, figlia
di Onda, da lei rifiutata e mai accettata. Onda non possiede il dono, non
conosce il padre, ma viene allevata con immenso amore dalla nonna; instaura un
rapporto di amicizia fortissima che va oltre la vita con Luce, un'altra
ragazzina esclusa dalla vita sociale e relegata ai suoi margini. Ma Fortuna
riuscirà ad affrancarsi da questo destino che ha distinto la sua famiglia, fino
ad arrivare al finale intenso e inaspettato che l'autrice ci riserva.
Le tre figure di donne, nella
loro particolarità, sono intense e bellissime, donne coraggiose che, ognuna a
loro modo affrontano la loro vita e il loro destino andandogli incontro e
affrontandolo senza paura. E' impossibile non affezionarsi a Fortuna, bisognosa
di amore, quell'amore che la mamma non sa e non vuole darle. E' impossibile non
ammirare Elsa, che nonostante le avversità che la vita le riserva non si perde
mai d'animo, ma continua per la propria strada lottando per salvaguardare
figlia e nipote.
Valeriasullenuvole
★ ★ ★ ★ ½
Approcciandomi a questo libro non avevo proprio idea a cosa sarei andata incontro, dopo aver letto ed amato Il rumore dei tuoi passi avevo acquistato anche questo libro, rimasto poi in attesa per molto tempo...credevo fosse una storia diversa, incentrata sul mistero della morte di Luce...ed invece sono rimasta spiazzata e piacevolmente sorpresa da questa storia e da queste 3 donne, le protagoniste, talmente realistiche da sembrare vere. Confermo il mio amore per lo stile di scrittura della D'Urbano, sempre ricco e tagliente...sono entrata in piena sintonia con la storia e con le atmosfere descritte, ho amato Elsa e la sua forza, il suo amore per la figlia Onda, un amore indistruttibile nonostante tutto, ed il suo amore e la sua dedizione nei confronti di Fortuna...delle 3 donne è lei quella a cui mi sono più affezionata.Che dire poi del finale del libro? Perfetto...trovo che l'autrice non potesse trovare modo migliore per dare un senso al tutto. Valentina D'Urbano mi convince ogni volta di più
Valentinascrap
★ ★ ★ ★ ★
Su
questo libro avevo letto pareri discordi e appunto per questo ero molto curiosa
di leggerlo, per farmene una mia opinione personale!
Lo
stile di scrittura di Valentina D’Urbano è scorrevole e molto piacevole, il
libro scorre velocemente e le storie di queste tre donne Elsa, Onda e Fortuna
coinvolgono il lettore!
Questo
romanzo si svolge in un paesino Roccachiara chiuso su se stesso, dove gli
abitanti non amano la diversità delle persone come Elsa, Onda e Fortuna, in
questo libro vengono descritti sapientemente le mentalità “chiuse” e “arcaiche”
di certe realtà. Le tre donne vengono infatti descritte come “streghe” e
lasciate a se stesse, fino a quando Fortuna non incontra a scuola Maria Luce e
parte una strana amicizia tra le due bambine
Aveva
un odore strano. Non riuscivo ad accettarla fino in fondo. Però mi voleva bene,
e le persone che ti vogliono bene non le scegli tu. Sono loro che scelgono te,
e non puoi fargli cambiare idea, mai. Non ti dimenticheranno e non smetteranno
mai di volerti bene. O di voler bene al tuo ricordo.
La
vicenda parte dal ritorno di Fortuna a Roccachiara dopo 10 anni, tornata in
seguito al ritrovamento di un cadavere che crede sia quello di Luce, da quel
momento Fortuna racconta la storia delle tre donne della propria famiglia, una
famiglia composta di sole donne, la nonna Elsa, la madre Onda e infine lei.....
Questo
libro rimane misterioso fino all'ultima pagina e il finale non è assolutamente
scontato, anzi ti lascia interdetto perché, almeno io, non me lo aspettavo, e
l’ho apprezzato molto, non il classico libro con il finale scontato! Assolutamente da leggere!!!
MEDIA DI GRADIMENTO: 4
Recensioni molto belle e dettagliate. Mi hanno fatto venir voglia di leggerlo, ancora piùdi prima Spero di riuscire a recuperare la.lettura
RispondiEliminaTe lo consiglio davvero *-*
EliminaIo ho amato profondamente questo libro, le storie di queste donne rifiutate dal mondo ma sfruttate quando faceva comodo, la presenza così forte e ingombrante del lago, le atmosfere narrate....Per ora è l'unico libro che ho letto di Valentina D'Urbano, ma spero di recuperare presto tutte le altre sue opere, perché ha uno stile meraviglioso!!!
RispondiEliminaIo ho adorato anche Il rumore dei tuoi passi...diverso...completamente, ma colpisce nel segno
EliminaCiao!! La mia amica Daniela dice che dovrei correre a leggerlo, ma io dopo aver letto "il rumore dei tuoi passi" ho un po' paura perchè nonostante l'autrice sia molto brava, il suo stile mi incute ansia. vedremo!!!!
RispondiEliminaConcordo con Daniela...
EliminaBellissimo libro, mi è piaciuto un sacco e vedo che è stato così anche per la maggior parte delle altre lettrici :)
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