lunedì 15 gennaio 2018

Recensione: "Ti prego lasciati odiare" di Anna Premoli

Buongiorno lettori e buon lunedì, 
rieccomi qui con una nuova recensione (di un libro in realtà abbastanza datato...).
Confesso, non avevo mai letto un libro vincitore del premio Bancarella...e come prima volta non è che mi abbia convinta granchè...

Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi la guerra. A capo di due team nella stessa banca d’affari londinese, tra di loro è da sempre scontro aperto e dichiarato. Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente.E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di Londra e le sue “frequentazioni” non passano mai inosservate: basta un’innocente serata trascorsa in un ristorante, per farli finire sulla pagina gossip di un noto quotidiano inglese. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con la collega hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ben presto però, quello che per Jennifer sembrava uno scherzo, si rivela più complicato del previsto e un bacio, che dovrebbe far parte della messa in scena, scatena brividi e reazioni del tutto inattesi…
Prendendo in mano il romanzo della Premoli, autrice che assolutamente non conoscevo, mi aspettavo si, un romanzo rosa leggero, ma anche un romanzo non banale e divertente. Aspettative non proprio mantenute, il libro si è rivelato, per i miei gusti, troppo inverosimile, prevedibile e quindi banale.
Una lettura leggera, come mi aspettavo e come volevo, ma senza nulla di aggiunto, senza nulla di originale, senza nessuna caratteristica che mi abbia convinta. Volevo leggere un romanzo frivolo, ma con un minimo di senso avrei preferito.
La trama ricalca quella di tanti romanzi rosa, ma questo non è di per se un difetto, dopotutto prendendo in mano un libro del genere quello che ci si aspetta non è nulla di trascendentale. Quindi ci sono una lei e un lui (Jennifer e Ian), accomunati dalla passione per il lavoro, separati da una competitività ai limiti dell'aggressivo e da origini completamente diverse. Ian proviene da una famiglia della nobiltà inglese, destinato ad ereditare il titolo di Conte, quindi con alle spalle un vissuto di un certo tipo, è uno degli scapoli più ambiti di Londra e non disdegna la compagnia di modelle e PR dal dubbio quoziente intellettivo, ma dall'aspetto decisamente piacevole (classico cliché della bellona senza cervello). Jennifer, al contrario, proviene da una famiglia "anti-aristocrazia", alternativi a tutti i costi, vegani e dediti a lavori socialmente utili (per dirne una il fratello è un medico senza frontiere), lei è la classica pecora nera che ha deciso di dedicare la vita al lavoro, ma un lavoro che la famiglia non approva, quello dell'avvocato fiscalista che quindi si occupa dei patrimoni dei tanto odiati aristocratici.
Il romanzo è scandito da tante diatribe e tanti ostacoli da superare, soprattutto dovuti alle due famiglie, ciò che mi ha deluso non è tanto la trama, altrimenti non avrei nemmeno iniziato, quello che mi ha deluso è che l'autrice non si è assolutamente sforzata per creare situazioni originali, battibecchi divertenti...niente di tutto questo, i personaggi sono assurdi, quasi insopportabili, soprattutto la protagonista femminile, talmente antipatica e maleducata che viene da chiedersi il perché lui, Ian, si ostini con così tanta caparbietà a volerla conquistare!
Assurdo il modo in cui Jennifer si ostini dall'inizio alla fine a voler dare battaglia a Ian, in un modo davvero odioso e contro ogni logica. Non si capisce da cosa possa scaturire poi la grande passione tra i due, ok...spesso l'odio nasconde amore, ma in questo caso lei è talmente odiosa ed ostinata che viene da chiedersi: perché??!!!
E lui?...bello da far paura, ricco, nobile, simpatico, educato...di nuovo...perché??!!! Cosa ci trova in lei? Dovrebbe forse essere il fatto che è una delle poche donne a non cadergli immediatamente ai piedi, ok. Ma qui si rasenta davvero l'inverosimile (l'ho già detto!?).
Non posso che finire dicendo che non so proprio come questo libro sia potuto diventare un caso letterario. L'unica cosa che salvo è lo stile. La scrittura della Premoli tutto sommato è piacevole e scorrevole, mi auguro per lei che con i libri successivi abbia lavorato diversamente su trame e personaggi...non credo le darò una seconda occasione o per lo meno non a breve. 

1 commento:

  1. Avevo letto recensioni positive... e adesso con la tua, boh non so cosa pensare.

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