martedì 31 marzo 2015

Recensione: "Gens Arcana" Cecilia Randall

TRAMA
Firenze, 1478.
Valiano de’ Nieri discende da una delle più antiche e autorevoli famiglie di Arcani, uomini e donne dotati della facoltà di invocare la quinta essentia, il quinto elemento della natura, capace di combinarsi con gli altri quattro – aria, acqua, terra e fuoco – e di controllarne la forza.
In pochi al mondo conoscono l’esistenza di tali dinastie millenarie. La Chiesa e i governi secolari la tengono nascosta persino alle loro gerarchie inferiori e si servono degli Arcani, ricambiandone i servigi con onori e ricchezze mentre ne sorvegliano attentamente l’operato. Il potere arcano è immenso, si tramanda attraverso il lignaggio del sangue e può sovvertire l’ordine del mondo: per questo la stessa Inquisizione ne protegge il segreto nel più spietato dei modi.
Valiano era nato per essere un capo tra gli Arcani, ma ha rifiutato il suo dono e la primogenitura, ha lasciato tutto per inseguire il sogno di una vita normale, lavorando come apprendista liutaio. Quando però suo padre Bonconte muore in circostanze misteriose e l’amato fratello Angelo viene preso in ostaggio da chi invece avrebbe dovuto proteggerlo, Valiano non può più sottrarsi al suo destino.
Il cugino Folco de’ Nieri sta scalando il potere all’interno della famiglia e, pur di realizzare la sua ambizione e liberarsi di qualunque controllo, è pronto a sfruttare una conoscenza proibita e potenzialmente devastante. Folco ha inoltre alleati temibili: creature possenti, nel cui corpo ricoperto da sinistri segni di morte convivono, imprigionati, un’anima umana e un elementale della natura.
Solo Valiano può fermarlo, ma per riuscirci dovrà fare appello a tutto il suo coraggio, riscoprire uno a uno poteri e segreti rifiutati per anni, fronteggiare nemici e amici indimenticabili: dal mercenario Manente da Erto alla scaltra Selvaggia, dall’inquisitore Corso da Viterbo a mastro Johannes, che tra i primi si cimenta nell’arte della stampa…

LA MIA OPINIONE
Ammetto che non avevo nessuna aspettativa particolare nei confronti di questo libro, ok ne avevo sentito parlare bene, ma in realtà non conoscevo quest’autrice e non avevo mai letto nulla scritto da lei, mi sono buttata un po’ alla cieca, al mia solito modo, senza nemmeno leggere la quarta di copertina, semplicemente un grazie a Denise del blog Reading is Believing, senza la sua Amazing Reading Challenge chissà se e quando mi sarei decisa ad affrontare questo libro!
Le vicende sono ambientate a Firenze nel 1478, raccontate in terza persona (il punto di vista é principalmente quello di Valiano, il protagonista della storia, ma si sposta anche sugli altri personaggi, compreso il cattivo della situazione).
Valiano de Nieri è il primogenito di una famiglia antichissima e potente, caratterizzata dall’essere depositaria del potere dell’essentia (il quinto elemento), protetta dalla Chiesa. Ma Valiano ha voltato le spalle sia ai suoi privilegi sia ai suoi doveri, abbandonando la famiglia, il suo ruolo e la sua eredità in favore di una vita “normale”.
Il libro ha inizio con la fuga di Valiano da ignoti inseguitori che cercano di catturarlo, vivo o morto. Perché? Perché Valiano, anche se ha rifiutato tutti gli insegnamenti del padre e non è assolutamente in grado di controllare il potere arcano che ha ereditato, per il sangue che gli scorre nelle vene, è comunque ancora il capofamiglia dei Nieri e per questo è depositario del vinculum aetheris che consente solo a lui l’accesso alla Domus, il luogo segreto in cui sono custoditi i tesori delle grandi famiglie della progenie aetheris.
Qui entra in gioco il cattivo, il cugino Folco! Folco ha già ucciso il padre di Valiano e imprigionato il suo fratellino minore, Angelo, uno dei più grandi arcani mai esistiti, e ora vuole Valiano per ottenere l’accesso alla Domus, ucciderlo insieme ad Angelo e diventare l’unico ed il solo capofamiglia: avere accesso ai tesori ed al potere assoluto di controllare gli elementi.
Sulle sue tracce non ci sono solo gli scagnozzi di Folco, ma anche uno dei migliori mercenari al suo
servizio, Manente da Erto…Manente è un simulacrum elementi, cioè una creatura ibrida, nata dall’unione forzata tra un essere umano e un elementale, nel suo caso un elementare della Terra. Questa simbiosi se da un lato conferisce poteri straordinari, dall’altro danneggia progressivamente il corpo umano, destinato a morire insieme all’elementale che lo occupa.
C’è solo un modo per Manente di separarsi dal suo elementale: recuperare il suo cuore di pietra che è contenuto proprio nella domus dei Nieri.
Ed è per questo che Manente, trovato Valiano, decide di tradire Folco e stringere un patto con il giovane: lo accompagnerà a liberare il fratello Angelo e insieme apriranno la Domus per permettere a Manente di recuperare il cuore di pietra.
Non voglio svelare altro per non rovinare a nessuno il piacere di scoprire dove porterà tutto questo, infatti è proprio da questo punto in poi che la storia si infittisce e diventa più coinvolgente, soprattutto grazie all’incontro dei due protagonisti con Selvaggia, la giovane ladra incontrata a Firenze ed inizialmente scambiata per un ragazzino, che riesce a conquistarli con la sua forza d’animo, la sua testardaggine, ma anche con la sua astuzia ed il suo buon cuore; e poi con Angelo, il fratellino di Valiano, gentile e responsabile.

Ho trovato l'inizio del libro un po’ lento, probabilmente non ha aiutato la mia generale insofferenza di questo mese! Diciamo che ero poco ispirata, ho letto pochissimo in generale e devo ammettere che la partenza di questo romanzo non mi ha aiutata a sbloccarmi, i rapporti tra personaggi troppo freddi, la descrizione di vicende ed ambientazione fin troppo dettagliata… ma nella seconda parte si riprende…e alla grande! Con tanta azione, pathos, avventura, mistero e colpi di scena. C’è il giusto mix di fatti realmente accaduti e personaggi realmente esistiti con eventi di pura fantasia.
Tutti i personaggi sono convincenti, con tutti i loro pregi, ma soprattutto le loro debolezze, e citando le debolezze, beh come non soffermarsi su Valiano, che con le sue insicurezze, la sua testardaggine nel volersi distaccare dalla sua eredità, a volte, risulta quasi irritante, ma alla fine mi sono affezionata alla fine la sua "umanità" è quello che me lo ha fatto apprezzare. Tutto il contrario del temerario, coraggioso, forte, arguto Manente..e aggiungerei "figo" :) ...il classico bel tenebroso, che a me piace tanto! 
E da sfondo a tutto questo Firenze, descritta in maniera magistrale, sembra quasi di essere catapultati tra i vicoli, le strade, le chiese e i monumenti della città, perfettamente calata nell'atmosfera rinascimentale ricostruita dalla Randall nei minimi particolari.
Sicuramente un libro che consiglio, riunisce storia, avventura, fantasy, amicizia ed un briciolo di romanticismo (che non guasta mai!).
Il mio voto: ★ ★ ★ ★ ☆

1 commento:

  1. Cercherò di leggerlo a breve, perché della Randall ho letto Millennio di Fuoco e mi ha conquistata!

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