sabato 7 marzo 2015

Recensione: "Teorema Catherine" di John Green

TRAMA: Da quando ha l'età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con diciannove Catherine. E tutte l'hanno piantato. Così decide di inventare un teorema che preveda l'esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un'altra volta. Tutto questo nel corso di un'estate gloriosa, passata con l'amico Hassan, a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età, ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine.

LA MIA OPINIONE
Ormai lo posso dire, amo John Green ed anche se questo non è il mio libro preferito è stato comunque una piacevole lettura…una piacevole evasione.
Il protagonista del romanzo è Colin Singleton, ex bambino prodigio. Colin è stato appena lasciato dalla sua ragazza, Catherine, la numero XIX.
Lo incontriamo depresso e scoraggiato, la sua vita amorosa è una curva discendente dopo diciannove volte in cui è stato mollato, da diciannove ragazze di nome Catherine!
In materia di donne (e nel caso di Colin era una materia molto importante), tutti hanno un tipo. Il tipo di Colin Singleton non era fisico ma linguistico: a lui piacevano le Catherine. Non le Cathy, Katie, Kitty, Rynn; Trina, Kay, Cate o, Dio ci scampi, le Katherine. Le C-A-T-H-E-R-I-N-E. Aveva avuto diciannove storie. E tutte con ragazze che si chiamavano Catherine. E tutte - nessuna esclusa - l'avevano mollato.
Inoltre il suo essere bambino prodigio non è più una dote particolare, ormai è un ragazzo e non c’è mai stato il passaggio da prodigio a genio, non c’è mai stato il tanto agognato “momento Eureka”…nella sua vita non c’è più nemmeno la certezza di essere un prodigio.

I prodigi riescono a imparare rapidamente ciò che altri hanno già capito; i geni scoprono ciò che nessun altro ha scoperto prima. I prodigi imparano, i geni fanno.

Ed è in questo momento che decide di intraprendere un viaggio con il suo migliore, e unico, amico Hassan, un cicciottello e simpatico musulmano…che non sa che fare della sua vita, a parte passare le giornate davanti alla tv,  in attesa di decidere se iscriversi o meno all'Università.
Insieme, viaggiano attraverso il paese fino a quando non decidono di fermarsi in una piccola città chiamata Gutshot, in Tenessee, per visitare la tomba dell'Arciduca Franz Ferdinand e finiscono per rimanere e lavorare per una ricca donna di nome Hollis che produce cordini per di tamponi e finiscono per fare amicizia con la figlia di Hollis, Lindsey Lee Wells e il suo gruppo di amici.
Ed è a Gutshot che Colin inizia la sua ricerca del famoso momento Eureka, che decide di dare un senso alla sua vita e di lasciare un segno nella storia dell’umanità. E la sua intuizione geniale è quella di creare un Teorema che possa prevedere il destino delle relazioni amorose: il Teorema Catherine, assegnando un valore numerico a diverse variabili si arriva a creare un grafico in grado di prevedere chi sarà il Mollato e chi il Mollatore, nonché la durata e l’andamento della relazione. 
Nel evolversi della storia e della messa a punto del Teorema Colin si renderà conto di dover includere importanti variabili nell'equazione, ed ogni evoluzione del teorema porterà a preziose lezioni di vita.
La storia è intercalata da diversi brevi flashback delle storie di Colin con le sue Catherine ed è permeata da molte note divertenti, dagli amati anagrammi di Colin (si, Colin è fissato con gli anagrammi…anagramma tutto!) e da tutta una serie di curiosità ed informazioni che un bambino-prodigio non può far altro che sciorinare con nonchalance (e alcune di queste  sono davvero interessanti!).
Come la maggior parte delle persone che hanno letto questo libro, dopo aver letto altri romanzi di Green, devo dire che non è il mio preferito, ma mi è piaciuto molto. Ho trovato divertente persino l’appendice di matematica a fine libro.


Il mio voto: ★ ★ ★

4 commenti:

  1. Hey! Personalmente non posso dire di essere una grande fan di John Green in realtà...però chissà, magari potrei provare! Mi ha incuriosito ahahah

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  2. Sembra carino! Forse non il migliore, anche se mi limito soltanto alla tua recensione poiché non l'ho ancora letto, ma... sembra carino! Di Green ho letto "Colpa delle stelle", "Cercando Alaska" e "Città di carta", passa a dare un'occhiata alle recensioni se ti va :D

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