giovedì 26 gennaio 2017

Recensione "Città di carta" John Green

Città di carta
John Green
Editore Rizzoli • Pagine 391
Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un'inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all'improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un'avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l'hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l'ultima.
Per me è il quinto libro di John Green che leggo, non quello che ho preferito, ma perfettamente riconoscibile nello stile, fresco e scorrevole, classico di Green, come tale è la costruzione dei suoi personaggi. Ho ritrovato un po' quelle che erano le tematiche di Cercando Alaska: la ragazza carismatica, ma che nasconde in realtà dei problemi che vanno molto al di là dell'apparenza, del personaggio che è riuscita a costruire ad esclusivo uso e consumo di chi le sta intorno e, di contro, un protagonista maschile che è il classico bravo ragazzo, un po' "sfigato", un po' nerd, segretamente innamorato...
La storia è quella di Quentin, che una sera si ritrova alla finestra la sua vicina di casa, Margo Roth Spiegelman, la più popolare della scuola...con la quale, nonostante la loro amicizia infantile, non aveva più  avuto a che fare, ma che poteva solo guardare da lontano. E cosa ci fa Margo alla sua finestra? Semplice, riesce a coinvolgerlo nel suo piano di vendetta nei confronti del suo ragazzo che l'ha tradita e dei suoi amici complici del tradimento. Questa prima parte del libro è quella che mi è piaciuta di più, il girovagare di Quentin e Margo   nella notte di Orlando, tra uno scherzo e l'altro, è la parte più divertente e coinvolgente. Ma trascorsa questa notte quasi mitica, al ritorno a scuola, Margo non c'è, è scomparsa...amici e genitori non danno troppo peso alla cosa, d'altra parte non è la prima volta che capita, Margo è solita a colpi di testa e gesti eclatanti, ma questa volta c'è qualcosa di diverso...Quentin ormai si sente coinvolto, ha paura che Margo possa essersi fatta del male...
Ed è in questa seconda parte che comincia la ricerca...grazie ad alcuni indizi lasciati dalla ragazza Quentin dà il via ad una ricerca che lo porterà in giro per tutti i posti visitati da Margo prima di abbandonare tutto e tutti...
Quello che emerge dalle righe di questo romanzo è che nessuno è realmente ciò che appare, che è impossibile mettersi nei panni degli altri, capire fino in fondo le loro problematiche, ma si può provare a stare accanto a chi amiamo, dandogli appoggio e conforto. E che a volte anche le nostre potenzialità sono a noi sconosciute, ci vuole sempre un motivo o una persona che riesca a spronarci a farci mettere in gioco, d'altra parte è la cosa più bella...riuscire ad accettarsi con tutti i propri bisogni e difetti e riuscire a vivere la vita che vogliamo vivere.

4 commenti:

  1. Mi è piaciuta molto la struttura del libro e, soprattutto, i suoi strambi personaggi. Peccato che il film sia stato una delusione tremenda :(

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    1. Davvero?! Peccato...mi incuriosiva molto il film...se ti sono piaciuti i personaggi di questo libro dovresti, se non l'hai ancora fatto, leggere Will ti presento Will...

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    2. Tra quelli del buon John, "Will ti presento Will" mi manca: lo segno! Grazie del consiglio :)

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  2. Non ho letto questo libro ma ricordo che, come te, di Green avevo apprezzato molto lo stile, il suo essere capace di leggerezza anche nel raccontare temi scomodi e difficili.

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