In questo lunedì di allerta 2 per il mal tempo si comincia con la rubrica CHI BEN COMINCIA, e la mia scelta è caduta su un libro letto ormai un po' di tempo fa, Colpa delle stelle di John Green...storia molto molto triste, fa piangere...ma riesce anche a strappare un sorriso. Hezel e Augustusus, nella tragedia riescono comunque ad emanare una gran voglia di vivere...
Nel tardo inverno dei miei sedici anni mia madre ha deciso che ero depressa, presumibilmente perché non uscivo molto di casa, passavo un sacco di tempo a letto, rileggevo infinite volte lo stesso libro, mangiavo molto poco e dedicavo parecchio del mio abbondante tempo libero a pensare alla morte.
Sugli opuscoli che parlano di tumori o nei siti dedicati, tra gli effetti collaterali del cancro c'è sempre la depressione. In realtà la depressione non è un effetto collaterale del cancro. La depressione è un effetto collaterale del morire. (Anche il cancro è un effetto collaterale del morire. Quasi tutto lo è a dire il vero.) Mia madre però si era convinta che avevo bisogno di nuove cure,così mi ha portato dal dottor Jim, il mio medico di base, il quale ha confermato che stavo sguazzando in una paralizzante e certo clinica depressione, e che perciò i miei farmaci dovevano essere rivisti e dovevo anche frequentare un gruppo di supporto.
Il mio gruppo si supporto era costituito da un cast mobile di personaggi in vari stati di malessere indotto dal tumore. Perché il cast era mobile? Un effetto collaterale del morire.
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