TRAMA: Da quando ha l'età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con diciannove Catherine. E tutte l'hanno piantato. Così decide di inventare un teorema che preveda l'esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un'altra volta. Tutto questo nel corso di un'estate gloriosa, passata con l'amico Hassan, a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età, ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine.
LA MIA OPINIONE
Ormai
lo posso dire, amo John Green ed anche se questo non è il mio libro preferito è
stato comunque una piacevole lettura…una piacevole evasione.
Il
protagonista del romanzo è Colin Singleton, ex bambino prodigio. Colin è stato appena
lasciato dalla sua ragazza, Catherine, la numero XIX.
Lo
incontriamo depresso e scoraggiato, la sua vita amorosa è una curva discendente
dopo diciannove volte in cui è stato mollato, da diciannove ragazze di nome
Catherine!
In materia di donne (e nel caso di Colin era una materia molto importante), tutti hanno un tipo. Il tipo di Colin Singleton non era fisico ma linguistico: a lui piacevano le Catherine. Non le Cathy, Katie, Kitty, Rynn; Trina, Kay, Cate o, Dio ci scampi, le Katherine. Le C-A-T-H-E-R-I-N-E. Aveva avuto diciannove storie. E tutte con ragazze che si chiamavano Catherine. E tutte - nessuna esclusa - l'avevano mollato.
Inoltre
il suo essere bambino prodigio non è più una dote particolare, ormai è un
ragazzo e non c’è mai stato il passaggio da prodigio a genio, non c’è mai stato
il tanto agognato “momento Eureka”…nella sua vita non c’è più nemmeno la certezza
di essere un prodigio.
I
prodigi riescono a imparare rapidamente ciò che altri hanno già capito; i geni
scoprono ciò che nessun altro ha scoperto prima. I prodigi imparano, i geni
fanno.
Ed
è in questo momento che decide di intraprendere un viaggio con il suo migliore,
e unico, amico Hassan, un cicciottello e simpatico musulmano…che non sa che
fare della sua vita, a parte passare le giornate davanti alla tv, in attesa di decidere se iscriversi o meno all'Università.
Insieme,
viaggiano attraverso il paese fino a quando non decidono di fermarsi in una
piccola città chiamata Gutshot, in Tenessee, per visitare la tomba
dell'Arciduca Franz Ferdinand e finiscono per rimanere e
lavorare per una ricca donna di nome Hollis che produce cordini per di tamponi e finiscono per fare amicizia con la figlia di Hollis, Lindsey
Lee Wells e il suo gruppo di amici.
Ed
è a Gutshot che Colin inizia la sua ricerca del famoso momento Eureka, che
decide di dare un senso alla sua vita e di lasciare un segno nella storia dell’umanità.
E la sua intuizione geniale è quella di creare un Teorema che possa prevedere
il destino delle relazioni amorose: il Teorema Catherine, assegnando un valore
numerico a diverse variabili si arriva a creare un grafico in grado di
prevedere chi sarà il Mollato e chi il Mollatore, nonché la durata e l’andamento
della relazione.
Nel evolversi della storia e della messa a punto del Teorema
Colin si renderà conto di dover includere importanti variabili nell'equazione, ed
ogni evoluzione del teorema porterà a preziose lezioni di vita.
La
storia è intercalata da diversi brevi flashback delle storie di Colin con le
sue Catherine ed è permeata da molte note divertenti, dagli amati anagrammi di
Colin (si, Colin è fissato con gli anagrammi…anagramma tutto!) e da tutta una
serie di curiosità ed informazioni che un bambino-prodigio non può far altro
che sciorinare con nonchalance (e alcune di queste sono davvero interessanti!).
Come
la maggior parte delle persone che hanno letto questo libro, dopo aver letto
altri romanzi di Green, devo dire che non è il mio preferito, ma mi è piaciuto
molto. Ho trovato divertente persino l’appendice di matematica a fine libro.
Il
mio voto: ★ ★ ★
Hey! Personalmente non posso dire di essere una grande fan di John Green in realtà...però chissà, magari potrei provare! Mi ha incuriosito ahahah
RispondiEliminaProva prova....potrebbe farti cambiare idea :)
EliminaSembra carino! Forse non il migliore, anche se mi limito soltanto alla tua recensione poiché non l'ho ancora letto, ma... sembra carino! Di Green ho letto "Colpa delle stelle", "Cercando Alaska" e "Città di carta", passa a dare un'occhiata alle recensioni se ti va :D
RispondiElimina"Città di carta" mi manca...prima o poi....
Elimina