venerdì 19 giugno 2015

BLOGTOUR: "Facemmo l'amore una notte di Maggio" Domenico Andrea Schiuma - TEMATICHE DEL ROMANZO

Buongiorno lettori,
devo confessare che questo è il primissimo Blog Tour a cui partecipo, e ne sono molto contenta.
Quindi…benvenuti nel Blog Tour dedicato al libro “Facemmo l’amore in una notte di Maggio” di Domenico Andrea Schiuma!

Il Blog Tour è diviso in due parti…e siamo già alla seconda, ma se siete curiosi di leggere le tappe precedenti e future?...eccole qui di seguito:
Prima Parte
24/04: Segnalazione - Peccati di Penna
01/05: Estratto - L'angolo delle Topiiii
08/05: Autobiografia o non autobiografia? - La Lepre Marzolina
22/05: Dietro le quinte e giveaway - Libri di cristallo

Seconda parte
29/05: Playlist del romanzo - Un lettore è un gran sognatore
05/06: I luoghi del romanzo - Divoratori di libri
12/06: La visione del romanzo e la figura dello scrittore - Liber Arcanus
19/06: Tematiche del romanzo - LeggendoViaggiando
26/06: La Quintessenza dei libri
03/07: Leggere in silenzio
10/07: The Paradise of Books
17/07: Anima d'Inchiostro
21/07: Un buon libro non finisce mai
28/07: The Book Thief

Titolo: Facemmo l'amore una notte di Maggio
Autore: Domenico Andrea Schiuma
Editore: Lettere Animate
Pagine: 147
Prezzo: € 1, 49
Nicola Mastrogiovanni vive un'infanzia molto difficile. La madre è una donna docile e sottomessa al marito, uomo violento e insensibile. Dopo aver perso il lavoro per chiusura aziendale, Simone Mastrogiovanni, padre di Nicola, abbandona la famiglia, lasciando nei guai la moglie e il figlio. Uscendo dalle difficoltà, Nicola sviluppa un rapporto ossessivo per la madre, al punto da diventarne dipendente. Alla sua morte, non riuscendo a superare il lutto, Nicola decide di prendere il primo treno che passa per fermarsi un mese in un'altra città, in modo da distrarsi un po'. Nicola arriva a Bari. Qui, origliando le sue conversazioni con un amico-Nicola sviluppa il vizio di origliare da bambino, e non lo perderà mai- conosce Natalia, un'attrice 17enne della quale si innamora. Natalia è stata appena lasciata da Lorenzo, il suo ragazzo, apparentemente senza alcun motivo. Nel mentre, Nicola si trova anche coinvolto nella misteriosa sparizione di un lavoratore da un paesino della provincia. L'intreccio finale porta Nicola lontano da Bari, a meditare sul suo passato in una luce completamente diversa.

LE TEMATICHE DEL ROMANZO
Piccola premessa. Mentre scrivevo il romanzo non avevo in mente di sviluppare nessuna tematica particolare. Scrivevo, sviluppavo la trama, mi arrovellavo su alcune questioni di coerenza, e basta. Poi ho riletto l'intero romanzo. E mi sono accorto che ci sono alcuni temi che, involontariamente ho toccato. E che possono servire ai lettori per farsi un'idea di che cosa possa essere questo romanzo. Per questo ho deciso di parlarne.

Andando in ordine. Penso che il primo di questi temi sia il rapporto che ciascuno di noi ha con il proprio passato. Nicola Mastrogiovanni, il protagonista del romanzo, è ancorato alle proprie radici. Forse anche troppo. Ecco, credo che il passato dovrebbe farci sempre compagnia, ma senza impedirci di guardare al domani, come succede, per buona parte della storia, al signor Nicola.

Ritengo che un'altra questione importante affrontata nel libro sia quella che riguarda il perdono. Credo che si noti soprattutto alla fine, quando Natalia riflette sugli eventi della sera precedente, e crede, in un primo momento, che Nicola l'avrebbe voluta violentare. Poi si rende conto che se avesse voluto l'avrebbe fatto, e invece non l'ha fatto, anzi, sembrava più impaurito lui di lei che non il contrario, tant'è vero che è scappato. E allora decide di dare una seconda possibilità a un uomo che, dopotutto "le aveva dato soltanto una tenera carezza".

Ma, soprattutto, credo che il vero perno tematico, se così si può definire, dell'opera sia l'illogicità dell'azione umana. Studiando sociologia ho conosciuto un sociologo italiano, Vilfredo Pareto, che ho amato alla follia. Cosa sosteneva Pareto? Pareto sosteneva che l'agire umano fosse un mix di residui e derivazioni. I residui sono gli istinti base: riproduzione, sopravvivenza, esternazione dei propri sentimenti. Le derivazioni sono, invece, le maschere razionali che l'uomo vuole a tutti i costi instillare ai residui. Ecco, è vero che la verità non esiste, ma penso che Pareto ci sia andato molto vicino.

Se vi aspettate azioni logiche, dai protagonisti del romanzo, vi sconsiglio io stesso caldamente di acquistare il romanzo. L'agire di Nicola, di Natalia, di Lorenzo, è assolutamente irrazionale. All'apparenza. E'irrazionale Nicola, quando pensa di poter piacere a una ragazza trent'anni più piccola di lui, e di abbandonare tutta la sua vita precedente per vivere con lei. E'irrazionale l'agire di Lorenzo, che lascia in un primo momento Natalia senza alcun motivo. E'irrazionale anche l'agire di Natalia, quando decide di non denunciare Nicola per tentativo di violenza (un tentativo, a dire il vero, molto irrisorio).

Ebbene, penso che questo sia il vero nucleo della storia. Mi piace pensare che la mia vita non sia null'altro che un insieme di scelte razionali, prese l'una dopo l'altra, che mi porta a un obiettivo razionalmente prestabilito. Ma mi rendo conto che non è così che vanno le cose. Mi rendo conto che è meglio che non vadano così, le cose. Almeno credo.

2 commenti: