venerdì 27 novembre 2015

Recensione: "Revival" di Stephen King

Forse quelli di voi che mi seguono con un po' più di assiduità si sono ormai resi conto della mia passione per il Re *-* ...e per tutto ciò che esce dalla sua penna...lo adoro, ho cominciato ad amarlo leggendo "It" e da allora non l'ho più abbandonato...ho letto praticamente tutto quello che ha pubblicato (non tutto...è veramente prolifico...ed è difficile stare dietro a tutti i suoi libri, ma comunque posso vantarne una discreta collezione...sono pochi quelli che mi hanno deluso.
Che dire, degli ultimi mi mancava giusto questo...e poi sarà il turno di "Chi perde paga"...nella speranza che Babbo Natale si ricordi di farmelo trovare sotto l'albero! ;)
Più di cinquant'anni fa, in una placida cittadina del New England, un'ombra si allunga sui giochi di un bambino di sei anni. Quando il piccolo Jamie alza lo sguardo, sopra di lui si staglia la figura rassicurante del nuovo reverendo, appena arrivato per dare linfa alla vita spirituale della congregazione. Intelligente, giovane e simpatico, Charles Jacobs conquista la fiducia dei suoi parrocchiani e l'amicizia incondizionata del bambino: per lui il pastore è un eroe, soprattutto dopo che gli ha "salvato" il fratello con una delle sue strepitose invenzioni elettriche. Ma l'idillio dura solo tre anni: la tragedia si abbatte come un fulmine su Jacobs, tutto il suo mondo è ridotto in cenere e a lui rimane solo l'urlo disperato contro il Dio che lo ha tradito. E il bando dal piccolo Eden che credeva di avere trovato. Trent'anni dopo, quando Jamie avrà attraversato l'America in compagnia dell'inseparabile chitarra che l'ha reso famoso, e dei demoni artificiali che ha incontrato lungo il cammino, l'ombra di Charles Jacobs lo avvolgerà ancora: questa volta per suggellare un patto terribile e definitivo. "Revival" è il racconto di due vite, quella che King ha vissuto e quella che avrebbe potuto vivere, attraverso due personaggi formidabili per potenza e fragilità, due uomini ai quali accade di incontrare il demonio e di affondare nel suo cuore di tenebra.


Questo è uno di quei romanzi di King in stile "prima maniera", se così si può dire, sicuramente segna un ritorno alle sue origini horror...dopo la parentesi investigativa di Mr. Mercedes.
Il romanzo ha inizio nel momento in cui il giovane Jamie, intento a giocare in cortile con i suoi amati soldatini, alza lo sguardo sulla figura che improvvisamente si staglia su di lui con la sua lunga ombra ed incontra lo sguardo del nuovo predicatore, giunto in città per prendere le redini della chiesa metodista, Charles Jacob.
Questo è l'incontro che segnerà la vita del protagonista, un legame forse voluto dal destino, che darà l'impronta a tutta la storia.
Il racconto si snoda lungo 40 anni di vita dei protagonisti, accompagnando Jamie (ed il suo rapporto con il pastore Jacob) dall'innocenza dell'infanzia, all'adolescenza che lo scoprirà chitarrista di talento, alla scapestrata vita adulta, segnata in principio dalla sua dipendenza dalle droghe ed in seguito dalla guarigione di cui sarà sempre debitore con la sua nemesi, il reverendo (ormai non più reverendo) Charles Jacob, ed infine alla vecchiaia.
Tutte le tappe della sua vita saranno segnate da diversi incontri con il reverendo della sua infanzia, tutti decisivi per il procedere della storia...ma non sarà solo Jamie ad assere influenzato da questo destino comune, anche Jacob ha la sua parte nel succedersi degli eventi che segneranno la sua stessa vita e lo porteranno a diventare "carnefice" del suo destino e di chi lo circonda. Destino che ha avuto origine con la più grande sofferenza che potesse colpirlo e che lo porterà a distaccarsi dalla Chiesa e dalla sua stessa fede.

Il rapporto tra i due uomini è costellato da momenti di alto e basso, da una parte Jamie che rispecchia, nonostante tutto il "buono" e dall'altra quello che, se inizialmente sembrava una figura positiva, diventa un personaggio oscuro, di un'oscurità legata al voler conoscere ad ogni costo.
Come sempre sono rimasta conquistata dalla scrittura di King, dalle sue descrizioni della periferia americana, dai suoi personaggi sempre caratterizzati in maniera esemplare.
A cominciare da Jamie che, nonostante tutto, nonostante la dipendenza e le sue scelte sbagliate, riesce comunque a mantenere un animo fondamentalmente buono, riesce ad amare la sua famiglia e i suoi amici, è un personaggio a tutto tondo, fin troppo realistico nella sua umanità piena di difetti.
Poi c'è il "cattivo", Charles Jacob, verso il quale non si può non sentirsi in qualche modo solidali, non si riesce a condannarlo fino in fondo, nonostante tutto...è impossibile non comprendere la sua sofferenza e la sua sete di conoscenza, la sua delusione nei confronti del genere umano e della religione.
Ho adorato questo libro, come credo lo adoreranno tutti i fan del Re del Brivido...certo se non si è abituati al suo stile forse il finale risulterà quasi incredibile...in parte è stato così anche per me...soprattutto senza speranza, di sicuro vi lascerà un gran senso di inquietudine.

3 commenti:

  1. Ehilà *-*
    Sono venuta a dirti che ho creato il mio primo contest libroso che penso potrebbe interessarti :3
    Se ti va passa a dare un'occhiata c:

    http://raggywords.blogspot.it/2015/11/fandom-book-contest-iscrizioni.html

    Rainy

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  2. Chi perde paga lo comincerò proprio in queste ore! :D Sinceramente Revival non mi ispira tantissimo, però se mi dovessi trovare l'opportunità di leggerlo lo farò ^^

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  3. Ciao!
    Ti no nominata qui: http://imieimagicimondi.blogspot.it/2015/11/link-christmas-party.htm

    Caro il mio King....prometto..un suo libro sarà tra i propositi per l'anno nuovo!

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