domenica 6 dicembre 2015

Recensione: "Il segreto della crisalide" di Denise Aronica

Eccomi qui, a parlare di questo libro...ho conosciuto Denise qui, nel nostro mondo virtuale, grazie a blogger...ho cominciato a seguirla proprio sul suo blog Reading is believing e piano piano ho cominciato ad apprezzare il suo lavoro, senza però conoscerla come autrice...sapevo che aveva scritto un romanzo fantasy "La linea sottile" ma in realtà non mi ero mai particolarmente interessata alla cosa. Mano a mano che prendevo confidenza con il mio blog e con la bloggosfera ho cominciato sempre più a discriminare tra un blog e l'altro, a rendermi conto di cosa realmente mi piaceva e quali erano le persone che amavo di più leggere...tra queste sicuramente Denise, che ho poi imparato ad apprezzare come grafica sul suo Daydream design (ha curato anche quella del mio blog)...insomma continuava a mancarmi il suo lato di autrice...così, quando ha pubblicato il post in cui parlava di questo suo secondo lavoro ho deciso che non me lo sarei fatto scappare!
Oltretutto lei è stata così carina da inviarmene una copia...che ho subito caricato sul mio e-reader...e letto!
Sono passati quasi nove mesi da quando i genitori di Olivia sono morti, ma lei non è ancora riuscita a farsene una ragione. Sa di non essere pronta a passare oltre e a lasciarli andare per sempre e non intende sforzarsi per farlo, così trascorre le sue giornate a tenere il conto del tempo che passa in modo maniacale, imbrattandosi il braccio con un pennarello, chiusa nella sua nuova camera a casa dei nonni, a leggere fino a dimenticarsi di tutto il resto. Nemmeno per Max, il suo fratellino di otto anni, è semplice riuscire a fare breccia nella solida armatura che Olivia ha costruito tutto intorno a sé e anche i nonni, pur sforzandosi di non darlo a vedere, non potrebbero essere più preoccupati per lei, che si rifiuta persino di parlare con uno psicologo. Sarà per via della sua reticenza e testardaggine a rifiutare qualsiasi tipo di sostegno che nonna Margherita prenderà una decisione drastica. Olivia sarà costretta a frequentare per un paio di mesi una sorta di centro estivo molto particolare, gestito da un’amica di vecchia data di sua madre, in cui un’equipe di specialisti si occupa di aiutare adolescenti affetti da dipendenze comportamentali. Proprio lì al centro, grazie alla compagnia di Daniel, un nerd dipendente dai videogiochi, e di Andrea, una ragazza viziata, volubile e misteriosa, Olivia riuscirà finalmente a lasciarsi andare e ad aprire un po’ il suo cuore. Il dolore per la sua terribile perdita però, continuerà ad assillarla, soffocando sul nascere ogni più piccolo sprazzo di felicità. Olivia sarà così costretta a rendersi conto che dovrà iniziare a lottare con tutte le sue forze per riuscire ad avere di nuovo il controllo sulla sua vita prima che sia troppo tardi.

Olivia è una ragazza che ha subito una perdita devastante, quella dei suoi genitori, le resta il suo adorato fratellino Max ed i suoi nonni...che stanno facendo del loro meglio per aiutare i due nipoti...ma le cose non sono così semplici. L'unico modo che ha trovato Olivia per sopportare il dolore è quello di immergersi nelle pagine dei libri, di vivere altre storie che non siano la sua ed in questo modo non dover pensare a ciò che le è successo e soffocare il dolore con le parole stampate. Ma in questo modo la lettura non è più solo un piacere è una barriera che la tiene lontano da tutto ciò che la circonda, la tiene lontana anche da chi la ama...che non riesce a scalfire la barriera che si è creata per proteggersi. Ma è giusto tenersi dentro tutto questo dolore? È giusto che un hobby, uno svago, diventi un'ossessione senza la quale non si riesce ad affrontare il mondo e la vita di tutti i giorni?
La nonna di Olivia, Margherita...preoccupata dall'apatia della nipote, decide di affidarla alle cure di Veronica, una terapeuta, amica di vecchia data della mamma di Olivia, che si è buttata con passione nella gestione di un campo estivo per il recupero di ragazzi affetti da dipendenze comportamentali...nel centro si trova anche il figlio di Veronica, Daniel...con il suo problema di dipendenza dai videogiochi. E tanti altri ragazzi, ognuno con la sua personalità, ognuno con il suo problema e la sua storia di sofferenza.
Come dicevo all'inizio apprezzo tanto il lavoro di Denise come blogger e adesso posso dire con convinzione di amara il suo lavoro come scrittrice...è riuscita a dare vita ad una storia dolce, delicata a tratti malinconica ma anche ricca di amore, di amicizia e di speranza. Ho adorato tutti i personaggi, Liv con la sua ossessione per la lettura, che è un po' anche la nostra, mi ha commossa...mi sono sentita partecipe del suo dolore...Daniel è un po' l'essenza di tanti ragazzi ossessionati da videogiochi e giochi di ruolo, ma è anche un personaggio positivo, mi è piaciuto tanto veder nascere e crescere il suo rapporto con Liv...in maniera così semplice.
Poi ci sono tutti gli altri ragazzi, tutti descritti molto bene, ognuno con il suo problema...è stupefacente come i le loro ossessioni facciano riflettere sulla società odierna e sui problemi di tanti ragazzi che magari fanno parte della nostra vita.
Davvero una storia ben scritta, che cattura, pagina dopo pagina, emoziona e fa commuovere...ma alla fine regala anche un sorriso e tanta tanta speranza, si perché anche le sofferenze più grandi si possono e si devono affrontare, la vita continua, l'amore ci attende dove meno potremmo aspettarcelo...e chi amiamo resterà sempre nei nostri cuori.
Consiglio assolutamente questo libro a tutti!

8 commenti:

  1. Una storia che fa al caso mio, devo recuperare il lavoro di Denise!

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  2. Ho adorato La linea sottile, quindi questo sarà sicuramente una delle mie prossime letture :)

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  3. Valeria! Grazie mille per queste splendide, splendide parole *^* (lo so, mi ripeto, ma non posso farne a meno :D) sono davvero felicissima che ti sia piaciuto e soprattutto che ti sia arrivato il messaggio che volevo trasmettere *^*
    E grazie anche per quanto detto nella parte introduttiva... ci mancava poco e mi facevi commuovere Y.Y

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  4. Già dal titolo mi aveva molto incuriosita questo libro, ora che ho letto la tua recensione sono ancora più curiosa ;) I personaggi mi sembrano molto interessanti e anche il fatto che la protagonista crea una barriera attraverso i libri mi attira, è quello che a volte temo di fare io stessa, (pur non avendo vissuto nessun trauma come quello della protagonista) preferendo magari la lettura di un libro alle relazioni sociali (entro i limiti ovviamente), sono una nerd, lo so ;) comunque credo che questo libro sarà fra i miei prossimi autoregali di Natale :)

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